È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Per maggiori info contattare l'amministratore del forum balestratese@hotmail.it
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Arrestato il numero 60 di Provenzano

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2007 18:16
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 269
Città: ALTINO
Età: 104
Sesso: Maschile
17/12/2007 18:16

Lavorava a Bagheria il misterioso numero “60” dei pizzini, l’uomo che avrebbe curato Bernardo Provenzano durante gli ultimi anni di latitanza. Fino a ieri svolgeva il suo servizio di infermiere professionale presso l’U.S.L. 6 in via Mattarella. Si chiama Gaetano Lipari, ha 47 anni, è nativo di Corleone ma da decenni risiede ad Altavilla Milicia. Ricopre anche il ruolo di consigliere comunale ad Altavilla, in una lista civica d’opposizione vicina a Forza Italia. La squadra mobile di Palermo e il reparto operativo dei carabinieri l´hanno arrestato questa mattina, su ordine del gip Maria Pino, su richiesta del procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone e dei sostituti Michele Prestipino, Nino Di Matteo e Marzia Sabella. L’impiegato dell’U.S.L., anche se incensurato, aveva una parentela scomoda. Era il cugino, infatti, di quel Pino Lipari indicato dagli ultimi collaboratori di giustizia come “l’assessore ai lavori pubblici di Cosa Nostra” e arrestato di recente.

L’infermiere di Provenzano. L’accusa, per l’infermiere dell’U.S.L. di Bagheria, è pesantissima: associazione mafiosa. Gaetano Lipari avrebbe curato personalmente Bernardo Provenzano, incontrandolo più volte nei pressi di Corleone. Gli incontri si sarebbero intensificati dopo il famoso intervento alla prostata del 2003 al quale il boss di sottopose in una clinica di Marsiglia. Dall’operazione in poi, infatti, il superlatitante faceva ogni tre mesi un´iniezione di Decapeptyl, un farmaco che costa 552,20 euro a fiala e che, per l’acquisto, necessita non solo della ricetta ma anche di un piano terapeutico. Provenzano non aveva né l’uno né l’altro, eppure la confezione del farmaco si trovava sulla scrivania del padrino al momento dell’arresto, dentro una busta dell´ospedale Buccheri La Ferla. Evidentemente qualcuno riusciva a procurarglielo, e quel qualcuno – sostiene la procura – era proprio Gaetano Lipari.

Tradito dai pizzini. Tra quelli ritrovati in Montagna dei Cavalli, erano molti i pizzini in cui figurava il fantomatico “60”, alcuni dei quali pubblicati da Repubblica.it. "Il 60 ha il giovedì libero" era il primo indizio che si leggeva. E ancora: "All´inizio di aprile 2006 ha avuto la febbre". E poi, in un pizzino di “123” (Carmelo Garriffo, nipote prediletto Provenzano) al padrino: "60, l´ho incontrato lunedì scorso (...) gli ho detto di portarsi una puntura e l´occorrente per gli esami, per lui va bene il mercoledì sera per tornare venerdì mattino". Questi i tre elementi che hanno portato all’arresto di stamattina. Dopo una verifica, gli investigatori hanno scoperto infatti che l´infermiere si era assentato dal lavoro dal 22 al 25 marzo 2006 per malattia ("Il 60 ha avuto la febbre", come era scritto nella corrispondenza di Provenzano). E soprattutto che un lunedì, il 3 aprile 2006, era andato a Corleone, dove ha dei parenti ("Lunedì scorso l´ho incontrato", aveva scritto Gariffo). Inoltre, Lipari è anche il presunto autore di molti messaggi indirizzati al padrino. "Carissimo - scriveva il 60 a Provenzano - con gioia ho ricevuto tue notizie, mi dispiace sentirti dire che stai non molto bene e la cosa mi fa stare male. Capisco che i tuoi movimenti non sono normali come ognuno di noi ma bisogna che si prenda un provvedimento urgente magari solo per fare la puntura perché non farla può peggiorare la tua situazione". Infine, dalle intercettazioni fatte all´epoca, sono emersi numerosi contatti telefonici fra Lipari e Gariffo.

Non solo cure. Ma c’è di più. Gaetano Lipari non solo curava la salute del superboss corleonese, ma era anche un importante tramite per lo smistamento della corrispondenza. Secondo gli agenti, l´infermiere curava in prima persona i collegamenti con i mafiosi di Bagheria e alcuni dei rapporti di affari dello stesso Provenzano. Come consigliere comunale di una lista civica vicina a Forza Italia, inoltre, intratteneva rapporti anche con l’ex deputato regionale Giovanni Mercadante, medico radiologo finito in carcere nel luglio 2006 per associazione mafiosa.

da 90011.it

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:12. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
Per maggiori info contattare l'amministratore del forum balestratese@hotmail.it