00 03/12/2007 09:09
Venezuela, bocciata la riforma di Chavez


CARACAS - I venezuelani hanno bocciato la riforma costituzionale voluta dal presidente Hugo Chavez, che avrebbe tolto ogni limite al mandato presidenziale. Chavez ha ammesso la sconfitta prima che arrivassero i risultati completi, complimentandosi con gli avversari per la vittoria: "E' stato un esercizio di democrazia", ha detto rivolgendosi direttamente alla nazione, in una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva subito dopo l'annuncio dei risultati elettorali. "La democrazia venezuelana sta maturando - ha osservato il presidente - ed ogni processo elettorale permette il consolidamento di questa maturazione".

Il referendum è stato bocciato per un soffio: secondo la commissione elettorale, il 50,7 per cento dei venezuelani ha votato contro il primo blocco degli articoli e il 49,29 a favore; il 51,05 ha rifiutato il secondo blocco, approvato dal 48,94 per cento. Forte l'astensione, che ha toccato il 44,9 per cento.

Il testo proposto agli elettori prevedeva la riforma di 69 dei 350 articoli della Magna Charta vigente dal 1999 e prevedeva, tra l'altro, l'aumento dei poteri presidenziali, l'allungamento del mandato da 6 a 7 anni, la rielezione indefinita del presidente. Novità anche in campo economico con l'eliminazione dell'autonomia del mandato presidenziale, la riduzione dell'orario di lavoro e quella per la concessione del voto (che scendeva da 18 a 16 anni).

"La presidente del Cne - ha detto Chavez - ha detto che la tendenza è irreversibile e ovviamente io la rispetto". "Da questo pomeriggio - ha concluso - sono stato torturato da un dilemma: quello di aspettare comunque il conteggio di tutti i seggi, o di accettare il giudizio del Cne. Alla fine mi sono detto che non potevo sottoporre il paese ad ulteriori ore o giorni di tensione. Quindi, va bene così".


(3 dicembre 2007)

da Repubblica.it