00 05/01/2008 02:58

Il Comune sospende il contratto, mezzi e personale non transitano nel Ato rifiuti. Il sindaco: "Scelta antieconomica".

Terrasini ci ripensa: "Fuori dall´Ato rifiuti, non conviene"



Transitare nell’Ato rifiuti non è un buon affare, meglio la gestione comunale, più economica e conveniente. Così ha sentenziato il sindaco di Terrasini, Girolamo Consiglio, che ha chiesto e ottenuto la sospensione del contratto che da inizio Gennaio avrebbe dovuto far transitare la cittadina – insieme ad altri 12 Comuni – nell’Ambito territoriale ottimale. “Le proiezioni economiche che abbiamo fatto – commenta il sindaco – parlano di un netto incremento della tassa dei rifiuti che graverebbe su tutti i cittadini”. Attualmente la nettezza urbana di Terrasini – secondo i dati pubblicati oggi dal Giornale di Sicilia - costa circa un milione e settecento mila euro, mentre con l’ingresso nell’Ato la spesa dovrebbe aumentare di circa il 20%. Spese dovute ad alcune misure previste dal Coinres: stabilizzazione dei precari e all’acquisto e manutenzione di nuovi mezzi. Ma non solo. “Alle stesse condizioni a noi costerebbe di meno” assicura il sindaco.

Ed ora, dopo la sospensione del contratto, si attende il 18 gennaio prossimo. Data in cui l’assemblea di sindaci dell’Ato deciderà se concedere a Terrasini un’ulteriore proroga. Intanto il servizio di igiene pubblica continuerà ad essere gestito dagli operatori comunali e dalla “Terrasini Servizi”, la società mista del Comune.

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