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Presentata (e bocciata) sfiducia all'Assessore Loddo

Ultimo Aggiornamento: 17/01/2008 11:28
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17/01/2008 11:23

SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE: IL PARTITO DEMOCRATICO PRESENTA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA PER L'ASSESSORE AGLI ATO RIFIUTI, RAFFAELE LODDO   

L'Opposizione denuncia il conflitto di interessi in seno al Coinres, al centro di polemiche per l'assunzione di 120 persone. La Maggioranza invita al dialogo. Prossima assemblea il 10 gennaio. Chiesta la presenza in aula di Musotto
Palermo 8 gennaio 2008 - I partiti di opposizione in Consiglio provinciale, Pd, Rifondazione comunista, Gruppo Misto – Italia dei Valori/Verdi, hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore agli Ato Rifiuti, Raffaele Loddo. Nell’atto ispettivo, che è stato letto in aula dal Presidente del Consiglio Maurizio Gambino, si chiedono le dimissioni dell’esponente dell’esecutivo “per un palese conflitto d’interesse politico” fra la carica di assessore agli Ato Rifiuti e di Presidente del Consiglio di Amministrazione del Coinres (Ato 4 Palermo). Il documento, in sostanza, prende atto del reclutamento di 120 unità lavorative da parte del Coinres, “in difformità con la normativa regionale e le successive circolari esplicative”;  rileva che la Provincia, attraverso l’assessore agli Ato Rifiuti, deve esercitare un’attività di verifica su bilanci, trasparenza degli atti ed efficienza del servizio. “Si prefigura pertanto - si legge nel documento dell'Opposizione - che la figura del controllato e del controllore sono ricoperte dalla stessa persona”.
I capigruppo del Partito democratico Giovanni Palma; di Rifondazione comunista, Antonio Marotta, e il consigliere del Pd, Silvio Moncada, hanno quindi chiesto la presenza in aula dell’assessore Loddo e del Presidente della Provincia Francesco Musotto per fare chiarezza sulla vicenda. I partiti di maggioranza, con il capogruppo dell’Mpa Franco Muscarella, il consigliere dell’Udc Michele Gangi e il consigliere del Nuovo Psi Giuseppe Saglibene,  hanno invece invitato il centro sinistra al ritiro della mozione per affrontare la discussione in un clima di maggiore serenità. L’atto ispettivo  dunque sarà affrontato nella successiva seduta del Consiglio provinciale convocata dal Presidente Gambino per giovedì mattina.
Ad apertura dei lavori il consigliere del Partito democratico Vito Barone aveva  comunicato di non avere ricevuto la notifica della convocazione per i lavori del Consiglio del 27 dicembre e quindi riteneva quella riunione e la successiva di prosecuzione illegittime. Ma il Segretario Generale Salvatore Currao ha assicurato sull’avvenuta notifica, sia al domicilio che  presso la segreteria del gruppo, e quindi sulla validità delle due riunioni assembleari e degli atti deliberativi adottati.   
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17/01/2008 11:25

CONSIGLIO: CINQUE ORE DI DIBATTITO SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA ALL'ASSESSORE LODDO PER LA VICENDA DELL'ATO RIFIUTI: PREVALGONO I NO   

Seduta all'insegna delle polemiche, in sala Riccobono. La Maggioranza boccia la richiesta avanzata dall'Opposizione. Alla fine appello uninominale: vince il centrodestra con 19 voti a favore del rappresentante della Giunta Musotto
Palermo 16 gennaio 2008 - Un intenso e aspro dibattito, un braccio di ferro, a lungo  incerto, tra maggioranza e opposizione, a colpi di votazioni in aula sulla mozione di sfiducia all’assessore agli Ato Rifiuti Raffaele Loddo, presentata dai rappresentanti del Partito democratico, Rifondazione comunista, Verdi e Italia dei Valori sulle vicende del Coinres e sulla pregiudiziale sull’atto di indirizzo che era stata proposta  dal centro destra. Ci sono volute quasi cinque ore per arrivare al voto sulla mozione di sfiducia che alla fine è stata respinta dall’aula per appello nominale con 19 voti contrari di Forza Italia, Udc, Mpa, An e Nuovo Psi e 9 favorevoli del centro sinistra.
I lavori del Consiglio si sono dunque prevalentemente incentrati sulle modalità per arrivare a votare la mozione di sfiducia, dopo che il centro destra, con Gigi Tomasino (Udc), Franco Muscarella (Mpa), Michele Pergolizzi e Valerio Anzon (Forza Italia) aveva ritenuto l’atto “inammissibile, pretestuoso, privo di motivazione politica”. “E’ un documento – ha detto in particolare  il capogruppo di Forza Italia, Pietro Alongi – fuori tema, su cui il Consiglio non ha la competenza per discutere.  Non ci possiamo sostituire ad altri organismi, nè giudicare società come il Coinres che deve piuttosto assumersi, nella sua interezza, tutte le responsabilit".
 Di tutt’altro avviso le opposizioni. Il capogruppo del Pd Giovanni Palma ha insistito sulla “legittimità del documento di indirizzo politico su cui il Consiglio ha la sovranità per decidere”; il vice gruppo dello stesso partito, Silvio Moncada ha sottolineato “l’evidente conflitto di interessi dell’assessore Loddo, controllore e controllato” e si è appellato al Presidente Musotto per risolvere tale palese anomalia.
Così si è arrivati al voto della pregiudiziale del centro destra sulla inammissibilità della mozione, che il Segretario Generale Salvatore Currao, chiamato in causa del Presidente Maurizio Gambino, ha ritenuto legittima. L’aula però, a seguito di una contro prova della votazione, ha respinto la proposta. Si è passati dunque alla mozione che a sua volta è stata bocciata per appello nominale. “Una maggioranza intimorita dall’espressione del voto – ha commentato il capogruppo di Rifondazione comunista, Antonio  Marotta - ha fatto prevalere la logica dell’appartenenza, scegliendo di sostenere l’operato dell’assessore Loddo, legittimando così l’incompatibilità della doppia carica di Presidente del Coinres e di assessore agli Ato Rifiuti”.
 L’aula infine ha detto no pure alla trattazione di un ordine del giorno presentato dal capogruppo di Alleanza nazionale  Salvo Coppolino sulla stessa vicenda, dopo che il vice Presidente del Consiglio Pino Badalì (Partito democratico), che aveva sottoscritto il documento condividendone la parte sui “motivi di conflittualità tra le cariche ricoperte dall’assessore Loddo”,  ne aveva chiesto il prelievo.
L’ordine del giorno, probabilmente, verrà trattato nella prossima seduta convocata dal Presidente Gambino per martedì prossimo  22 gennaio.
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17/01/2008 11:25

CONSIGLIO PROVINCIALE - ACCESO DIBATTITO SULLA MOZIONE DI CENSURA ALL'ASSESSORE LODDO   

Le 120 assunzioni al Coinres e la gestione degli Ato rifiuti al centro della seduta del 10 gennaio dell'assemblea di Palazzo Comitini - Sono intervenuti tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, ma il voto sui documenti presentati è stato rinviato
Palermo 15 gennaio 2008  - Lungo e acceso dibattito il 10 gennaio in Consiglio provinciale sulla mozione di sfiducia presentata dal centrosinistra nei confronti dell’assessore Raffaele Loddo. Sono intervenuti, il vice Presidente Nicola Vernuccio, lo stesso Loddo e  tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, ma nessuno documento è stato alla fine messo in votazione, compreso l’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Alleanza nazionale Salvo Coppolino che chiedeva all’assessore di eliminare i motivi di conflittualità fra la carica di Presidente del Coinres e quella di assessore provinciale. 
In apertura di seduta, dopo l’intervento del vice Presidente Vernuccio, l’assessore Loddo ha ricostruito tutto il percorso che ha portato in Sicilia all’istituzione degli Ato rifiuti,  alla costituzione del Coinres, fino alle recenti assunzioni. “Le assunzioni – ha sostenuto Loddo – sono in linea con gli obiettivi del piano industriale che punta a realizzare nuovi impianti, a ridurre il numero delle discariche e ad incrementare la raccolta differenziata, portandola entro il 2008 al 35%. Il piano industriale è stato approvato dalla Regione, e i risultati raggiunti dal Coinres hanno ottenuto l’apprezzamento da parte di tutti e 22 i comuni che fanno parte del Consorzio. Sulle assunzioni abbiamo seguito metodi di assoluta legalità e trasparenza. Qualcuno ha tirato in ballo anche la mafia. Io stesso ho già scritto alla Commissione antimafia e ho dato mandato ai nostri legali di trasmettere gli atti alla Procura”. Chiamato in causa dal centrosinistra sull’opportunità di queste assunzioni, Loddo ha sostenuto che “erano necessarie per gestire situazioni ordinarie e necessarie come l’apertura di una discarica a Bolognetta, le isole ecologiche, l’impianto di compostaggio. Non potevamo rimanere fermi in attesa dell’intervento della  Regione”.  
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17/01/2008 11:28

Le dichiarazioni dei Capi gruppo
Giovanni Palma - capogruppo Partito democratico
“La vicenda delle 120 assunzioni negli Ato hanno fatto esplodere un caso evidente di
conflittualità politica che riguarda l’assessore Loddo. Una situazione che avevamo già
denunciato nei mesi scorsi e che ora si ripropone in maniera forte. L’assessore Loddo si
trova nell’imbarazzante ruolo di controllore e controllato. La vicenda delle assunzioni
presenta inoltre risvolti poco chiari. Vero è che la legge non obbliga a chiamare a
colloquio tutti i candidati, ma è anche vero che il buon senso di chi amministra denaro
pubblico deve andare oltre la legge, per garantire a tutti i candidati pari opportunità.
Quale è stato l’effettivo criterio di valutazione ? L’assessore Loddo non è stato in
condizione di rispondere a queste domande”.

Antonio Marotta - capogruppo Rifondazione comunista
“Ritengo le 120 assunzioni al Coinres un atto assolutamente inopportuno. La Regione
sta infatti procedendo ad una revisione del sistema rifiuti in Sicilia con una riduzione a 9
degli attuali 27 Ato. Inoltre l’anno scorso una circolare dell’Agenzia dei rifiuti invitava
gli Ato ad attenersi ad una gestione di tipo ordinario, limitando le assunzioni solo per
casi particolari di emergenza, per specifiche esigenze, per tempi ridotti e attraverso il
metodo dell’evidenza pubblica. Malgrado questo il Coinres è andato avanti per esigenze
che non avevano certo il carattere dell’emergenza e della straordinarietà. Tutto questo
basta a censurare il comportamento dei vertici del Coinres, che ha chiamato in ballo
anche la Provincia a causa del doppio ruolo dell’assessore Loddo, la cui posizione di
conflittualità è diventata insostenibile”.

Gigi Tomasino - capogruppo Udc
“La mozione di sfiducia presentata dal centrosinistra è un atto di ipocrisia. Un
documento pretestuoso,costruito su una vicenda montata ad arte dal punto di vista
giornalistico, dove la Provincia è stata chiamata in causa per una responsabilità che non
può avere e che va ricercata caso mai nei 22 comuni del Coinres che hanno deliberato a
proposito. La mozione non ha alcuna motivazione politica e contesta fra l’altro percorsi
previsti dalla legge. E’ un documento che scaturisce da un’opposizione sfilacciata e a
corto di argomenti politici seri e costruttivi”.

Pietro Alongi - capogruppo di Forza Italia
“Si è costruito in Consiglio provinciale un processo su una vicenda nella quale noi non
abbiamo alcun ruolo. Questa è un’assise politica, non un tribunale. Se vi sono state
irregolarità saranno le autorità competenti a deciderlo, non certo noi. Forza Italia non
consente a nessuno che su questa vicenda si faccia sciacallaggio politico”

Salvo Coppolino - capogruppo Alleanza nazionale
“Le risposte fornite in aula dall’assessore Loddo sono state ampiamente soddisfacenti e
siamo certi che nel suo ruolo abbia svolto un ottimo lavoro. Il problema dei 120 assunti
non riguarda la Provincia, che è stata chiamata in causa solo per il doppio ruolo rivestito
da Loddo, che ha dato modo ai soliti corvi della politica di trovare spazio sui giornali e
di dare lezioni di moralità. Proprio per questo chiediamo all’assessore Loddo di non dare
possibilità a questi corvi di continuare a parlare e di eliminare questa situazione di
conflittualità, dando anche modo alla Provincia di poter esprimere una sua posizione
senza alcun condizionamento”.

Calogero Gambino - consigliere La Destra (portavoce provinciale)
“Chiediamo al Presidente e alla Giunta di esprimere una posizione politica in relazione
ai fatti accaduti e provvedere immediatamente alla soluzione del problema secondo i
principi di trasparenza e legalità. Chiediamo che nessun altro mandato venga dato
all’Agenzia di collocamento interinale in questione e che le assunzioni vengano
immediatamente revocate ed i relativi posti vengano attribuiti secondo principi e criteri
meritocratici e trasparenti”.

Franco Muscarella - capogruppo Mpa
“Riteniamo che l’operato portato avanti dall’assessore Loddo è al di sopra di ogni
sospetto. Non spetta a noi giudicare la vicenda che ha portato a queste 120 assunzioni e
nella quale la Provincia non ha alcun ruolo. Se ci sono responsabilità penali spetta alla
Magistratura indagare e identificare i colpevoli”.

Silvio Moncada - vice capogruppo Partito democratico
“Con la mozione di sfiducia abbiamo voluto sottolineare l’evidente conflitto di interessi
che riguarda l’assessore Loddo, che come componente della giunta provinciale avrebbe
dovuto esercitare il controllo e la verifica sulla programmazione, sul bilancio aziendale e
sulla trasparenza degli atti. Questo ruolo non è stato esercitato proprio a causa del
conflitto fra il suo ruolo di controllore e controllato. Un conflitto che ribadiamo ancora
oggi alla luce di una vicenda che presenta parecchi aspetti poco chiari, dove sono stati
seguiti metodi di selezione del personale tutt’altro che trasparenti”
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